Moby Dick di Herman Melville tra gamberi e salmoni, La fattoria degli animali di George Orwell tra salsicce e carpaccio. Per promuovere la lettura fra i clienti, Bennet ha messo alcuni libri fra gli scaffali dei supermercati, fianco a fianco con i generi alimentari freschi. I volumi erano ovviamente acquistabili e sono finiti nei carrelli dei clienti.
La campagna si chiama Hungry for Culture. Ecco come la racconta la società:
Noi di Bennet siamo convinti che le esigenze delle persone vadano oltre i bisogni primari. Pensiero, emozioni, conoscenza, relazioni sono ciò che più ci distingue dalle altre specie e ci identifica come esseri umani. E per alimentare questa parte di noi c’è un cibo universale, che chiamiamo cultura.
Tra tutte le sue espressioni, il libro è di sicuro quella più classica e diffusa, ma oggi anche quella più in crisi. Per riportare la lettura al centro della quotidianità, abbiamo dato vita al progetto Hungry for Culture, una campagna di sensibilizzazione sui consumi culturali che ha visto i nostri punti vendita riempirsi di libri proprio dove si concentra maggiormente l’attenzione di tutti: in mezzo al cibo.
Tra carne, pesce e verdure, abbiamo invitato le persone a riflettere su quanto sia necessario nutrire ogni giorno non solo il corpo, ma la mente e l’anima, la parte più importante di ognuno di noi.