In vista del World Tennis Day, che si celebra il 4 marzo, l’Aspria Harbour Club di Milano ricorda i benefici psico-fisici dello sport. L’elenco è stilato da Salvatore Praino, ex professionista e oggi maestro in forza al club.
«Nel gioco e nell’allenamento del tennis – ricorda il maestro – sono stimolate e sviluppate tutte le capacità condizionali e coordinative. La concentrazione abbinata alla dinamicità del gesto, ma anche il controllo della situazione esterna, propria e dell’avversario senza escludere la componente emotiva, fanno del tennis uno sport di situazione per eccellenza».
Ecco i principali benefici:
Migliora vista e coordinazione. I differenti movimenti da compiere in velocità aiutano lo sviluppo di coordinazione ed equilibrio, oltre a mantenere allenata la vista.
Aiuta il metabolismo e favorisce la tonicità. L’alternanza di movimenti aerobici e anaerobici favorisce il consumo di calorie e il conseguente miglioramento del metabolismo. Ma non solo, questo movimento unito alla posizione delle gambe in costante flessione, aiuta a rafforzare i muscoli inferiori (gambe, cosce e glutei) così come i muscoli quelli superiori (braccia, addome e spalle) che acquistano tonicità.
Stimola una sana competizione. La sfida one to one stimola in maniera sana il miglioramento di tecnica e strategia, consentendo di apprendere ad ogni partita e di aumentare la propria autostima.
Ed ecco quattro consigli per raggiungere e mantenere prestazioni sempre più elevate:
Prima di una partita mai sottovalutare il riscaldamento. Almeno dieci minuti per evitare infortuni.
Allenarsi contro diverse tipologie di avversario. Confrontarsi con diversi stili permetterà di allenarsi nell’anticipare e prevedere la mossa dell’avversario e migliorare sempre di più.
Dare il giusto valore alla fase di riposo. Oggi il tennis è uno sport che si gioca 365 giorni l’anno, è importante ascoltare il proprio corpo e lasciare riposare i muscoli.
Il miglior allenamento è la partita. Attraverso la partita il giocatore sperimenterà tutte le possibili situazioni, prendendo consapevolezza del suo corpo e delle sue capacità, potrà padroneggiare l’emotività e superare i suoi limiti fisici e psicologici.