Il 18 ottobre Adriano Panatta torna in libreria con Niente è impossibile, edito da Sperling & Kupfer. Con la collaborazione di Daniele Azzolini, Panatta racconta la nuova era del tennis italiano all’insegna di Berrettini e Sinner analizzandone l’atteggiamento mentale, le capacità atletiche, le strategie di gioco e i segreti nell’affrontare gli avversari: «Berrettini e Sinner valgono uno Slam? Sì, entrambi. Lo dicono i risultati e io ne sono convinto»
Panatta confronta i due talenti – con tanto di pagelle – e si chiede: «Chi ha mai giocato in Italia un tennis alla Berrettini? Nessuno, che io ricordi. E lo stesso vale per Sinner. Sono figli di un altro tennis. La loro scuola viene dal mondo. In più, Berrettini mette in campo il glamour di un tennis che levita fra le più seducenti contraddizioni. C’è il brivido di velocità ipersoniche, che riducono tutto all’essenziale, e colpi che somigliano a fuochi d’artificio. Game che durano meno di quanto occorra a pronunciare il nome di chi sia alla battuta. E palline che viaggiano come in un toboga. Impazzite. Letali. Sinner è prensile, agile nei movimenti e oggi, più di prima, anche nei pensieri: sta imparando a cambiare direzione al suo tennis, a inserire nuovi schemi. Ha un rovescio fulminante, un dritto che pesa e un ritmo negli scambi che fa venire il mal di testa agli avversari. Matteo e Jannik con i colpi a loro disposizione fanno male a chiunque… Dite che è cambiato il nostro tennis? Eccome se è cambiato».
Panatta ha vinto dieci titoli internazionali, tra cui Roma e il Roland Garros, e la Coppa Davis conquistata con la squadra italiana nel 1976. Per Sperling & Kupfer, sempre con il giornalista Daniele Azzolini, ha già pubblicato Il tennis è musica (2018) e Il tennis l’ha inventato il diavolo (2019).